Insonnia: otto naturali rimedi per curarla

L’insonnia è un disturbo del sonno, sia in senso quantitativo che qualitativo. Si parla di insonnia quando esistono le seguenti condizioni [1]:

  1. Difficoltà ad ottenere quantità adeguate di sonno.

  2. Persistenza del disturbo.

  3. Associazione tra disturbo del sonno e disfunzionalità diurne.

Quali sono i sintomi?

I sintomi dell’insonnia sono classificati in:
Notturni: difficoltà di inizio e/o mantenimento del sonno, sonno leggero e non ristorativo.
Diurni: sonnolenza, difficoltà di concentrazione e apprendimento, calo del tono dell’umore, irritabilità, mancato consolidamento della memoria, difficoltà sociali e/o occupazionali, cefalea tensiva e disturbi digestivi.

Quali sono le cause?

L’insonnia può essere dovuta a molteplici cause [2]. Tra le principali possono essere citati i fattori psicologici come ansia, stress e depressione.

Esistono anche forme di insonnia causate da fattori non-psicologici come dolore, allergie, problemi respiratori, disturbi digestivi, assunzione di farmaci e sostanze con effetti stimolanti.

Infine, un’intensa attività psico-fisica prima di andare a letto, alterazione del ritmo circadiano (sindrome da jet lag, sindrome dei turnisti), possono causare disturbi del sonno.

Come si cura? 

L’insonnia può essere curata mediante strategie comportamentali e cognitive: controllo dello stimolo, restrizione del sonno, terapia di rilassamento, intenzione paradossa, educazione all’igiene del sonno, terapia cognitiva [3].
Qualora tali strategie non risultassero sufficienti, si ricorre al trattamento farmacologico.

I farmaci di prima linea per il trattamento dell’insonnia sono le benzodiazepine (brotizolam, triazolam, lorazepam, flurazepam, estazolam, lormetazepam, nitrazepam, flunitrazepam, nordazepam, temazepam) [4].


Quando l’insonnia è dovuta principalmente alla difficoltà a prendere sonno si ricorre a molecole a breve durata d’azione.


Quando, invece, si manifestano risvegli notturni oppure risveglio prematuro potrebbe risultare più opportuno un principio attivo a lunga durata d’azione.


Altri farmaci impiegati per il trattamento dell’insonnia sono i cosiddetti ipnotici non-benzodiazepinici (zolpidem, zaleplon e zopiclone) [5] e il trazodone (antidepressivo con proprietà sedative).

Sette rimedi naturali per la cura dell’insonnia: 

I rimedi alternativi per il trattamento dell’insonnia sono la melatonina e i fitoterapici.
La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale (epifisi) situata alla base del cervello che, agendo sull’ipotalamo, ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. Tuttavia, da alcuni studi si evince che la melatonina sia in grado di apportare un miglioramento nella latenza e nella durata del sonno, ma non nella qualità. Di conseguenza risulta efficace soprattutto per l’insonnia associata a jet lag [6].

Tra le sostanze vegetali, quelle maggiormente attive nel trattamento dell’insonnia sono: la valeriana, la passiflora, la melissa, l’avena, il biancospino, il tiglio e l’escolzia.

  1. Valeriana: si ipotizza che le proprietà sedative siano dovute ad azioni sinergiche dei suoi costituenti su differenti siti del sistema recettoriale GABAergico, in particolare, aumento della sintesi del GABA, riduzione del catabolismo e della ricaptazione post-sinaptica [7].
  2. Passiflora: efficace soprattutto nell’insonnia associata a stress. L’azione sedativa è stata attribuita ai flavonoidi, agli alcaloidi ed al maltolo in essa contenuti. Ha anche proprietà antispasmodiche ed è efficace nel trattamento dei disturbi della menopausa e in alcune nevralgie [7].
  3. Melissa: contiene terpeni con azione sedativa e spasmolitica, per cui viene impiegata nei disturbi del sonno e gastrointestinali di origine psicosomatica [7].
  4. Avena: impiegata nel trattamento dell’insonnia in quanto riduce stress, ansia e depressione [8].
  5. Biancospino: l’effetto benefico sul sonno deriva dall’azione sedativa a livello sistema nervoso centrale [7].
  6. Tiglio: utilizzato nel trattamento dell’insonnia in quanto contiene flavonoidi con azione calmante e rilassante [7].
  7. Escolzia: contiene alcaloidi che agiscono sul sistema nervoso favorendo il rilassamento muscolare, stimolando il sonno e riducendo i risvegli notturni [7].

Bibliografia:
[1] Edinger, J. D., Bonnet, M. H., Bootzin, R. R., Doghramji, K., Dorsey, C. M., Espie, C. A., … & Stepanski, E. J. (2004). Derivation of research diagnostic criteria for insomnia: report of an American Academy of Sleep Medicine Work Group. Sleep, 27(8), 1567-1596.
[2] Wooten, V. (1994). Medical causes of insomnia. Principles and practice of sleep medicine, 2, 509-522.
[3] Sateia, M. J., Doghramji, K., Hauri, P. J., & Morin, C. M. (2000). Evaluation of chronic insomnia. An American Academy of Sleep Medicine review. Sleep, 23(2), 243-308.
[4] Holbrook, A. M., Crowther, R., Lotter, A., Cheng, C., & King, D. (2000). Meta-analysis of benzodiazepine use in the treatment of insomnia. Canadian Medical Association Journal, 162(2), 225-233.
[5] Terzano, M. G., Rossi, M., Palomba, V., Smerieri, A., & Parrino, L. (2003). New drugs for insomnia. Drug Safety, 26(4), 261-282.
[6] Turek, F. W., & Gillette, M. U. (2004). Melatonin, sleep, and circadian rhythms: rationale for development of specific melatonin agonists. Sleep medicine, 5(6), 523-532.
[7] Capasso, F., De Pasquale, R., & Grandolini, G. (2011). Farmacognosia: Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali. Springer Science & Business Media.
[8] Singh, R., De, S., & Belkheir, A. (2013). Avena sativa (Oat), a potential neutraceutical and therapeutic agent: an overview. Critical reviews in food science and nutrition, 53(2), 126-144.

 

 

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